Alessia Bevilacqua, Sindaco di Arzignano:
“Molti cittadini ci chiedono informazioni in merito alla possibilità di spostarsi da casa per andare a coltivare il proprio orto privato.
La risposta è :
SI PUO’ SPOSTARSI DA CASA PER COLTIVARE IL PROPRIO ORTO.
Di seguito alleghiamo la Risposta ufficiale del Ministero.
CHIARIMENTO DEL GOVERNO PER ORTI E TERRENI PRIVATI
Arriva una buona notizia per quanti fossero in attesa di sapere cosa fare con il proprio orto. Come confermato dal Ministero dell’Agricoltura, viene consentito lo spostamento per prendersi cura di appezzamenti di terreno, anche fuori comune, coltivati ad orto per autoconsumo.
LO SPOSTAMENTO DEVE AVVENIRE SEMPRE CON AUTOCERTIFICAZIONI NELLA QUALE DEVONO ESSERE CERTIFICATI LA PROPRIETÀ O IL POSSESSO DEL TERRENO , la produzione per autoconsumo e deve essere indicato il percorso più breve per raggiungere il luogo.
Rimane in vigore, invece, il divieto di spostarsi per la cura di giardini e orti di seconde case. In queste strutture è consentito lo spostamento solo in caso di interventi urgenti volti alla messa in sicurezza (chiusura di utenze, crollo di una porzione, rottura di una tubatura, ecc.).
Si allegano le FAQ (Risposte ufficiali del Ministero)
http://www.governo.it/it/faq-iorestoacasa
l DPCM 10 aprile 2020 ha espressamente autorizzato le attività contraddistinte dai codici ATECO riportati nell’allegato 3 dello stesso provvedimento, tra cui figura anche il codice 81.30, relativo alla cura e manutenzione del paesaggio. Questo vuol dire che è consentita anche la manutenzione dei giardini privati?
Si, tra le attività consentite rientrano la cura e manutenzione di parchi e giardini pubblici e privati e del paesaggio agrario e rurale. Per quanto concerne i giardini privati delle case diverse dall’abitazione principale e ubicate in un altro comune, è consentita l’attività di cura e manutenzione solo da parte del personale incaricato che svolge attività imprenditoriale riconducibile al codice Ateco 81.30, restando fermo che per i proprietari o locatari l’accesso alla seconda casa è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.
Resta fermo altresì che nei territori dei Comuni per i quali è stata dichiarata un’emergenza fitosanitaria continuano a potere e dovere essere eseguite su tutte le superfici, anche di limitate dimensioni, le buone pratiche agronomiche ed ambientali prescritte dalle competenti Autorità fitosanitarie.
E’ consentito, anche al di fuori del Comune di residenza, lo svolgimento di attività lavorative su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione?
Si, la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nel codice ATECO “0.1.” e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.
Per gli orti di seconde case si veda la faq precedente.